Cortese: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Raimondi S.,Torello Marinoni D., Schneider A., 2014. Cortese. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Piemonte
informazioni botaniche
nome
Cortese
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_63
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
69
nome ufficiale
Cortese B.
sinonimi
sinonimi ufficiali (1)
sinonimi riportati nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite
  • Bianca Fernanda (Provincia di Verona)
cloni omologati (15)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

La comparsa del Cortese nel panorama viticolo piemontese deve essere piuttosto tarda, visto che la prima citazione di questo vitigno è del 1614, quando viene elencato in un inventario delle cantine del Castello di Casale Monferrato (Nada Patrone, 1991) insieme a Grignolino ed altri vini di cui non conosciamo la varietà di origine. A riprova della stima in cui era tenuto il vino di Cortese, circa cinquant’anni dopo un ‘vassellotto pieno di vino bianco di cortese’ viene enumerato nella “Nota del regallo” fatto nel 1666 alla novella imperatrice Margherita Teresa d’Asburgo in occasione del suo passaggio ad Acqui Terme durante il viaggio che la portava da Madrid alla corte imperiale viennese (Giorcelli, 1894).

Una prima sommaria descrizione è quella del conte Nuvolone (1798), seguita da poco più ampia quella del valenzano De Cardenas (Acerbi, 1825) che però considera il Cortese “uva buona a mangiarsi, e che dà vino snervato e di nessun sapore”. L’utilizzo per la tavola è citato anche in fonti successive del XIX secolo.

Grazie anche alla generosa produttività il Cortese divenne, già all’epoca dell’Ampelografia della provincia di Alessandria (Demaria e Leardi, 1875), “il vitigno ad uve bianche più estesamente coltivato nella provincia.”.

La descrizione moderna di riferimento è quella fatta per il Ministero da Dalmasso, Dell’Olio e Ricci (1960).

diffusione & variabilità

La diffusione del Cortese, per alcuni secoli limitata sostanzialmente all’area delle attuali province di Alessandria e Asti, ha interessato solo a partire dal XIX secolo altre aree del Piemonte. Inoltre, da epoca non nota, è presente nella zona di produzione del Bianco di Custoza (Verona) dove è denominato Bianca Fernanda.

La superficie attualmente occupata dal Cortese è di circa 3000 ettari, tutti localizzati in Italia e concentrati specialmente nelle aree storiche di coltivazione (ISTAT, 2010).

utilizzazione tecnologica

Le uve Cortese sono utilizzate per la produzione di vini bianchi fermi, frizzanti o spumanti, caratterizzati da una alcolicità generalmente contenuta e da un profumo non particolarmente spiccato, e nei quali viene localmente apprezzato un retrogusto lievemente amarognolo.

Prodotti dal profumo più intenso e caratteristico, di maggiore struttura e alcolicità, si ottengono laddove si riesca a contenere, grazie all’ambiente o alla tecnica di coltivazione, la produttività ed il vigore del vitigno.

bibliografia (7)
autori anno titolo rivista citazione
Acerbi G. 1825 Delle viti italiane, ossia materiali per servire alla classificazione, monografia e sinonimia, preceduti dal tentativo di una classificazione delle viti. Ed. G. Silvestri - Milano
Dalmasso G., Dell'Olio G., Ricci P. 1960 Cortese Principali vitigni da vino coltivati in Italia. Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, Volume I, 12.
Demaria P.P., Leardi C. 1875 Ampelografia della provincia di Alessandria Ed. Negro, Torino.
Giorcelli G. 1894 Documenti storici del Monferrato. Passaggio per l'alto Monferrato e per Acqui dell'imperatrice Margherita d'Austria nell'anno 1666 (3-4 settembre) e di Fillppo 5. Re di Spagna nell'anno 1702 (14-15 giugno). In: Rivista di storia, arte, archeologia della prov. di Alessandria, Tip. G. Jacquemod (Alessandria).
ISTAT 2010 Censimento generale dell'Agricoltura -
Nada Patrone A. M. 1991 I vini in Piemonte tra Medioevo ed età moderna. In: Vigne e vini nel Piemonte rinascimentale. A cura di Comba R., L’arciere edizioni (Cuneo): 247-280, 287.
Nuvolone G. 1798 Sulla coltivazione delle viti e sul metodo migliore di fare e conservare i vini. Calendario georgico della Società Agraria di Torino.
aggiornamento 16/11/2016 14:08:37 (7 anni fa)