La varietà è verosimilmente è da ricondursi al vitigno Latina bianca o Minutola descritto da Frojo (1875) nell'area di Bitonto (BA) (Calò et al., 2001). E' stata a lungo confusa o sovraposta al Fiano e indicata anche come Fiano aromatico, Fiano pugliese.

Per le sue paricolari doti aromatiche, il vitigno è stato recuperato e valorizzato in Valle d'Itria soprattutto ad opera dell’Azienda vitivinicola “I Pastini” di Locorotondo (BA), area in cui è noto anche con il nome di Fiano Minutolo (Carparelli et al., 2006).

Studiato e caratterizzato dal punto di vista genetico, ampelografico, viticolo e chimico (Calò et al., 2001; Di Stefano et al., 2001; Giannini et al., 2006; de Palma et al., 2009), il genotipo è stato definitivamente distinto dal Fiano e iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite nel 2011.

La varietà è classificata come idonea alla coltivazione, in Puglia, nelle province di Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto, Brindisi e Lecce.

E' ammessa nelle IGT Puglia, Daunia, Murgia, Salento, Tarantino, Valle d'Itria.

Le uve di Minutolo hanno generalmente accumulo glucidico piuttosto lento.

La bacca ha buccia sottile ed è sensibile ad attacchi di oidio e botrite, fattore che richiede accurata difesa fitosanitaria e pone un limite alla possibilità di ritardare la vendemmia. 

I mosti hanno una dotazione non trascurabile di polifenoli e catechine.

I vini sono di giallo paglierino scarico e assumono riflessi verdognoli. Sono ricchi di profumi floreali con prevalenza d rosa, di profumi agrumati, di note di mela verde uniti a sentori di miele e frutta candita. 

Il sapore è fresco, persistente e complesso come l'aroma. Emergono sapori di mela, canditi, ananas, con lieve retrogusto amarognolo.
Dopo circa sei mesi dall'imbottigliamento, il vino ossigenato a temperatura ambiente si arricchisce di note resinose (Carparelli et al., 2006).