Vermentino: informazioni generali

informazioni generali gestite da Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) - Università di Pisa Agris Sardegna Servizio RFOOVE
come citare questa fonte Scalabrelli G., D'Onofrio C., 2013. Vermentino. In: Italian Vitis Database. www.vitisdb.it ISSN 2282-0062010
informazioni botaniche
nome
Vermentino
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_4
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
258
nome ufficiale
VERMENTINO B.
sinonimi
sinonimi ufficiali (2)
sinonimi riportati nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite
  • Favorita
  • Pigato
sinonimi accertati (4)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
denominazioni errate (4)
denominazioni errate indicate dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
  • Vernaccia
  • Malvasia du Douro
  • Agostenga
  • Canaiolo bianco
cloni omologati (16)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • foglia
    foglia
  • foglia pagina superiore
    foglia pagina superiore
  • foglia pagina inferiore
    foglia pagina inferiore
  • seno peziolare
    seno peziolare
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
Riferimenti storici

Non vi è certezza sull’origine di questo vitigno, per il quale sono state formulate numerose ipotesi tra cui quella che provenga dalla Spagna per diffondersi poi lungo le regioni costiere del Mediterraneo e su alcune isole. Certo è che l’uso di indicare i vini con il nome della zona di provenienza ha comportato la difficoltà di stabilire la corrispondenza tra le zone di produzione e le prime segnalazioni del nome utilizzato per indicare il vitigno con il quale si producevano determinati vini. Il Vermentino offre da questo punto di vista molto materiale su cui discutere (Calò e Costacurta, 2007), essendo stato indicato come “Vernaccia di corniglia” (Gallesio, 1839). Il vino di Vermentino godeva ottima reputazione già nel XIX secolo come afferma lo stesso Gallesio: “Il Vermentino è il vitigno prediletto del Genovesato, e quello che gode la riputazione la più estesa fra le varietà che si coltivano da Ventimiglia a Sarzana. La sua fecondità, la precocità e la dolcezza della sua uva, e le qualità del vino che produce formano un insieme di pregi difficili a trovarsi riuniti in un altro vitigno”.

 

La prima citazione del Vermentino (come Fermentino) sarebbe del 1658 e sarebbe relativa a Montaldeo, in provincia di Alessandria (Robinson et al., 2012). In Francia, la prima citazione del Vermentino sembra essere quella de “L’Agriculture” (Petit-Lafitte, 1841), dove si attesta l’introduzione del Vermentino direttamente dalla Corsica. In Sardegna la prima citazione sembra essere quella dell’Angius (1840), che lo localizza nell’isola de La Maddalena.

Molteplici sono i termini con cui si presume che fosse indicato il Vermentino, i quali potevano variare da una zona all’altra, ovvero “Piccabon” nelle Cinque terre, “Rolle” a Nizza, “Verlantin” ad Antibe, “Malvoise à gros grain” nel Midi della Francia, “Malvasia gross” e “Carbesso” in Corsica. Solo in seguito fu evidenziato che il vitigno era coltivato in Piemonte (Alba, Mondovì e Cuneo), con il nome di “Favorita” (Molon 1906) e in provincia di Savona con il nome di “Pigato” (Carlone, 1965). Il Vermentino, Favorita e il Pigato, sono stati iscritti al Registro Nazionale delle Varietà di Vite come vitigni diversi e soltanto successivamente su base ampelografia è stata chiarito che si tratta di biotipi appartenenti alla stessa varietà-popolazione (Schneider e Mannini, 1990). Le successive analisi mediante i marcatori molecolari hanno dato conferma dell’appartenenza allo stesso vitigno.

diffusione & variabilità

La superficie totale impiantata a Vermentino in Italia interessa circa 6.000 ettari (UIV 2017). La regione dove è maggiormente coltivato è la Sardegna con circa 4500 ettari (UIV e Laore 2017), seguita da Toscana con 653 ha e Liguria 554 ha (UIV 2017).

La tabella sottostante riporta l’andamento dell'ampiezza di coltivazione del Vermentino in Italia dal 1970 al 2017

 

Italia

Sup (ha)*

Sup (ha)

1970

4.000

 

1982

3.600

 

1990

4.000

 

2000

3.900

2.299

2010

2.297

2.927

2017

 

6.000

* I dati  comprendono Vermentino, Pigato e Favorita

  

Per quanto riguarda la Toscana  la superficie coltivata è aumentata  di un quinto rispetto ai 544 ha riportati da Fregoni et.al 2007, ma è diminuita in provincia di Massa Carrara, con l’abbandono dei vigneti marginali e di quelli in forte pendenza, mentre è aumentata lungo il litorale (prov. di Livorno e Grosseto), anche a seguito del progetto di valorizzazione messo a punto su questo vitigno (Scalabrelli, 1997; Scalabrelli e Di Collato, 1999, Scalabrelli et al., 2002; Nunziatini et al., 2010).  

In Sardegna la superficie impiantata a Vermentino è aumentata di un terzo fra i 3.300 ha del 2009  (Convisar 2011) e gli attuali 4500 ha.

Il Vermentino è anche diffuso nel sud della Francia (poco più di 6000 ettari), localizzati in Provenza, Corsica, dove è la varietà bianca più importante, e in Languedoc-Roussillon. Il Vermentino si trova a Malta ed è presente nella valle della Bekaa in Libano. In California, lo stato USA dove è maggiormente coltivato, il Vermentino interessa una superficie complessiva di circa 90 ettari (California Department of Food and Agriculture).  Ma questo vitigno è presente anche in altri stati degli U.S.A., come  Sierra Nevada,  Texas, Carolina del Nord e Virginia. In Australia, la superficie interessata dal Vermentino è pari a circa 120 ettari (wineaustralia.com). Ed è presente nell'Australia Meridionale, a Victoria, nella Hunter Valley, nella King Valley, nella Barossa Valley.

I Cloni omologati in Italia sono 16, la maggior parte dei quali sono stati ottenuti di recente dalla selezione di popolazioni presenti in Sardegna, Toscana, Liguria e Piemonte. Una decina di cloni sono stati omologati anche in Francia a seguito della selezione clonale operata in Corsica (INRA, 2007).

  

 

Caratteristiche agronomiche

Il Vermentino in Toscana ha una media precocità di germogliamento, valutabile nell’ordine di 5-7 giorni prima del Trebbiano toscano, che si colloca nell’ultima decade di marzo nella zona costiera, mentre un ritardo di circa 7-10 giorni si verifica nelle zone più interne.
La maturazione è più precoce (da uno a due settimane) rispetto al Trebbiano toscano, verificandosi nelle zone litoranee della toscana nella prima decade di settembre e due o tre settimane dopo nelle zone più interne.
Il vitigno ha una vigoria media, sufficiente fertilità basale delle gemme che permettono di adottare una potatura a speroni. Il peso medio del grappolo è molto variabile in funzione del biotipo e del clone. Le forme di allevamento adottate variano nelle diverse aree di coltivazione in funzione delle condizioni eco-pedologiche. Si va dall’alberello delle zone più siccitose (Corsica e Sardegna) al Guyot, che è indubbiamente il più diffuso e il cordone speronato, che sono utilizzati un po’ in tutte le zone di coltivazione. Infine il tendone viene adottato nelle zone irrigue della Sardegna, mentre il cordone alto è adottato in alcune aree della Sardegna e della Toscana, mentre la pergola bassa è tipica delle Cinque Terre.
I portinnesti adottati variano in funzione degli ambienti e dei risultati ottenuti a seguito di specifiche sperimentazioni. Ad esempio in Corsica è molto utilizzato il 110R, che ha dato buoni risultati anche nella costa della Toscana (Ferroni et al., 2010), mentre nella maggior parte degli ambienti prevale l’utilizzo del 1103P. In Liguria l’utilizzo dell’SO4, ha fornito buoni risultati grazie al mantenimento di un buon livello di acidità titolabile, che in questo vitigno è molto importante da mantenere essendo talvolta soggetto a un calo eccessivo.
Il Vermentino predilige luoghi ben soleggiati, e terreni poco fertili. Presenta buona tolleranza al clima asciutto e ai venti salmastri, teme i terreni fertili e i luoghi umidi dove risulta più facilmente attaccato dalla Botrite. È sensibile alla tignola e alla peronospora, specialmente in condizioni di maggiore densità della chioma; è mediamente tollerante all’oidio.

utilizzazione tecnologica

È un vitigno che in relazione al grado di maturazione si presta alla produzione di diverse tipologie di vino: vini freschi e fruttati, vini strutturati di media o alta gradazione e infine vini da vendemmia tardiva. Tale diversificazione è legata alla zona di produzione, all’età del vigneto, alla forma di allevamento adottata, al carico produttivo e al grado di maturazione delle uve.
La vinificazione avviene solitamente con breve macerazione pellicolare (talvolta con tecnica di macerazione pre-fermentativa a freddo), seguita da fermentazione in acciaio e meno frequentemente in fusti di rovere. Recentemente si sta cercando di adottare tecnologie di vinificazione riducendo al massimo il contatto con l’aria, in modo da evitare ossidazioni e perdita di aromi. I vini di maggiore spessore gustativo beneficiano della tecnica di affinamento su fecce nobili con relativa agitazione e messa in sospensione delle stesse (batonnage).
I vini di Vermentino presentano un profilo sensoriale che può essere così riassunto: colore giallo paglierino, talvolta con leggeri riflessi verdi, aroma fruttato (frutta matura, frutta esotica) con sentori di agrumi (arancia, pompelmo e limone), speziato mediterraneo (salvia, timo) e floreale (acacia), gusto pieno ed equilibrato, talvolta con lieve gusto amarognolo. I vini sono sempre caratterizzati da buon equilibrio, finezza e piacevolezza, anche se la gradazione alcolica è andata aumentando in questi ultimi anni. Con l’invecchiamento si evolve il quadro sensoriale con la comparsa di note di frutti più secchi o di fiori appassiti o di minerale. I vini trovano facile abbinamento con piatti a base di pesce.
Il vitigno è utilizzato per la produzione di vini DOP e IGP provenienti da uve raccolte nelle regioni Abruzzo, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria. Più di 50 tipi di vino bianco sono prodotti in Italia con Vermentino che si riferiscono a 22 denominazioni, delle quali 11 sono situate in Toscana, 6 in Liguria e 2 in Sardegna (di cui una, il Vermentino di Gallura, è DOCG), a cui seguono Piemonte e Umbria con una denominazione.

 

Nelle tabelle sottostanti, le produzione dei vini da Vermentino in Toscana e Sardegna

 

Toscana

DOC/DOCG (.000 hl)

Altri vini (.000 hl)

Totale (.000 hl)

1982

 

 

 

1990

 

 

565

2000

135

313

448

2008

 

 

544

  

 

Sardegna

DOC/DOCG (.000 hl)

Totale (.000 hl)

2009

Vermentino di Sardegna

93

2017

124

2009

Vermentino di Gallura

40

2017

46

bibliografia (11)
autori anno titolo rivista citazione
Calò A., Costacurta A. 2007 Dei Vitigni Italici. Ovvero delle loro storie, caratteri e valorizzazione Matteo editore.
Carlone R. 1964 Vermentino Principali vitigni da vino coltivati in Italia. Volume III. Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste
Ferroni G., Scalabrelli G., D’Onofrio C., Di Collalto G. 2010 Comportamento produttivo del Vermentino su dieci portainnesti. Simposio “Il Vermentino, un vitigno mediterraneo: peculiarità viticole ed enologiche”, Alberese 26-27 maggio 2010, Abstract pg.47.
Fregoni M., Fregoni C., Lorieri P., Marenghi M. 2007 Il Vermentino, un vitigno che sente il mare. Bandecchi & Vivaldi Editore.
Gallesio G. 1839 Pomona italiana, ossia trattato degli alberi fruttiferi. Capurro N., Pisa, 1817-1839
Molon G. 1906 Ampelografia. vol. II - Hoepli, Milano.
Nunziatini V., Fabbri F., Scalabrelli G., Di Collalto G. 2010 Un progetto di ricerca per la valorizzazione del Vermentino in provincia di Grosseto Simposio “Il Vermentino, un vitigno mediterraneo: peculiarità viticole ed enologiche”, Alberese 26-27 maggio 2010, Abstract pg.48
Scalabrelli G. 1997 Attività di ricerca del Dipartimento C.D.S.L. dell'Università di Pisa sul vitigno "Vermentino". Il Vermentino “Studi e ricerche su un vitigno di interesse internazionale” A.R.S.I.A. pp. 26 - 47.
Scalabrelli G., Di Collalto G. 1999 Selezione clonale del Vermentino: risultati conseguiti in Maremma Toscana nel quinquennio 1995-1999 In “ Rinnovamento e Valorizzazione della viticoltura della provincia di Grosseto”. Provincia di Grosseto. ARSIA. Regione Toscana: 31-36.
Scalabrelli G., Ferroni, F., D’Onofrio C., Borgo M., Porro D., Stefanini M. 2002 Clonal selection of ‘Vermentino’ grapevine variety in the tuscan coastal area Acta Horticulturae VII th Int. Conf. On Grape Genetics and Breeding. Kecskemét, Hungary. Acta Hort. 603 (2): 641-649.
Schneider A., Mannini F. 1990 Indagini comparativa su "Vermentino", "Pigato" e "Favorita" in Piemonte e Liguria. Informatore Agrario, 8: 103-108.
aggiornamento 31/01/2020 13:55:52 (4 anni fa)