Plassa: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Schneider A., Torello Marinoni D., Raimondi S., 2014. Plassa. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Piemonte
informazioni botaniche
nome
Plassa
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
codice
IVD-var_275
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
196
nome ufficiale
Plassa N.
sinonimi
sinonimi accertati (1)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
  • Cuor duro
cloni omologati
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

Nonostante la Plassa sia citata da tutte le fonti come un vitigno pressoché esclusivo del Pinerolese (Torino), la prima citazione storica che la riguardi potrebbe essere quella del sinonimo Scarlatino in un’altra area del Piemonte: troviamo infatti una “Scarlatina uva per mangiare” in un breve elenco di uve del territorio di Fossano (Cuneo) fatto dal conte Nuvolone (1787). Al di là di questa supposizione, la Plassa viene citata per la prima volta dal Di Rovasenda nel suo Saggio (1877) e vi viene indicata come un’uva da vino “grossolana”. Dalmasso e collaboratori (1962) ne compilarono la prima descrizione moderna.

diffusione & variabilità

La Plassa è cultivar iscritta al Registro nazionale e ammessa alla coltura per la regione Piemonte. Benché recenti statistiche (ISTAT, 2010) affermino che la superficie ad essa dedicata sia di più di 90 ettari, crediamo che il dato reale sia sensibilmente inferiore.

utilizzazione tecnologica

La Plassa viene tradizionalmente vinificata insieme ad altre uve per la produzione di vini rossi da pasto. In passato, per quanto fosse considerata uva da vino, la Plassa era utilizzata anche per il consumo diretto in virtù della sua conservabilità: “per la durezza della sua buccia si conserva bene anche durante l’inverno, e viene perciò collocata vantaggiosamente anche sul mercato di Torino” (Dalmasso et al., 1962).

bibliografia (4)
autori anno titolo rivista citazione
Dalmasso G., Dell'Olio G., Delleani E. 1962 Plassa In: Principali vitigni da vino coltivati in Italia. Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste (Roma), II.
Di Rovasenda G. 1877 Saggio di una ampelografia universale. Tipografia Subalpina, Torino.
ISTAT 2010 Censimento generale dell'Agricoltura -
Nuvolone G. 1787 Il contadino istruito. Almanacco agronomico per l’anno 1787. Torino.
aggiornamento 17/11/2016 09:11:05 (7 anni fa)