Lambrusco Marani: informazioni generali

informazioni generali gestite da Dipartimento di Scienze della Vita - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
come citare questa fonte Antonelli A., Bignami C., Imazio S., Masino F., Matrella V., Montevecchi G., Vasile Simone , 2015. Lambrusco Marani. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Fondazione Ager, Istituto A. Zanelli (RE)
informazioni botaniche
nome
Lambrusco Marani
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
Neutre
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
vino
codice
IVD-var_117
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
118
nome ufficiale
Lambrusco Marani N.
sinonimi
nessun sinonimo disponibile per Lambrusco Marani
cloni omologati (2)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • gemma
    gemma
  • foglia
    foglia
  • foglia pagina superiore
    foglia pagina superiore
  • foglia pagina inferiore
    foglia pagina inferiore
  • seno peziolare
    seno peziolare
  • fiore
    fiore
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
Riferimenti storici

Le prime citazioni del Lambrusco Marani risalgono al 1958 (Cosmo). Era probabilmente presente però da molti anni nel territorio reggiano. Per assonanza, potrebbe forse trattarsi del “lambrusco Barani” noto sino dalla fine del 1800 (Pizzi, 1891; Casali, 1915).

L'analisi della distanza genetica calcolata per 12 microsatelliti (Boccacci et al., 2005) ha rivelato la stretta vicinanza con Fogarina e il raggruppamento con altri Lambruschi, che riporta all'ipotesi di una possibile origine comune.

diffusione & variabilità

È il terzo vitigno per superficie coltivata in provincia di Reggio Emilia, con  695 ettari, presenti soprattutto nella pianura. In provincia di Modena è coltivato su 108 ha; è presente anche nel Mantovano.

È pianta vigorosa, ad elevata produttività e dotato di buona fertilità basale delle gemme. È varietà poco sensibile alle principali avversità. Può presentare il disseccamento del rachide.

utilizzazione tecnologica

L’uva del Lambrusco Marani entra in percentuali variabili nella produzione di diverse tipologie di vino nelle DOC Reggiano, Colli di Scandiano e di Canossa e Lambrusco mantovano è vitigno complementare nei vini DOC modenesi Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Salamino di Santa Croce e Modena o di Modena.

Il vino ha colore rosso rubino vivo, è fresco, con acidità elevata e sapido, armonico, fragrante, con delicato profumo di  marasca e viola. È utilizzato per la produzione di vini frizzanti, in genere in taglio con altri Viene imbottigliato giovane. Viene utilizzato in purezza per produrre vini spumanti e frizzanti bianchi (Lambrusco bianco).

bibliografia (5)
autori anno titolo rivista citazione
Boccacci P., Torello Marinoni D, Gambino G., Botta R., Schneider A 2005 Genetic characterization of Endangered Grape Cultivars of Reggio Emilia Province American Journal of Enology and Viticulture 56:4, 411-416
Casali C. 1915 I nomi delle piante nel dialetto reggiano. Atti del Consorzio di Reggio Emilia n.1. Tipografia Bondavalli. Reggio nell’Emilia. 126 pp.
Cosmo I., Polsinelli M., Comuzzi A., Sardi F., Calò A. 1962 Lambruschi Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, Vol. II, 1-30, Treviso
Cosmo I., Polsinelli M., Comuzzi A., Sardi F., Calò A. 1962 "Lambrusco Marani" Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste
Pizzi A. 1892 Studi sulle uve e sui mosti della provincia di Reggio Emilia. Bollettino del Comizio Agrario n. 7. Reggio Emilia.
aggiornamento 21/01/2017 08:01:28 (7 anni fa)