Bosco: informazioni generali

informazioni generali gestite da Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante - CNR
come citare questa fonte Schneider A., Torello Marinoni D., Raimondi S., 2013. Bosco. In: Italian Vitis Database, www.vitisdb.it, ISSN 2282-006X
ringraziamenti Ager Foundation, Regione Liguria
informazioni botaniche
nome
Bosco
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
gruppo di varietà
non disponibile
genere
Vitis
sottospecie
sativa
vitigno da
codice
IVD-var_37
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
36
nome ufficiale
Bosco B.
sinonimi
sinonimi accertati (1)
sinonimi accertati dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
cloni omologati (3)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
Riferimenti storici

I riferimenti storici a questo vitigno sono alquanto scarni e, nel complesso, non anteriori alla seconda metà del XIX secolo. Tra gli ampelografi ottocenteschi il solo conte di Rovasenda (1877) menziona l’Uva Bosco di provenienza ligure. Tutti gli altri lo ignorano, compreso Giorgio Gallesio che non trascura alcuno dei vitigni liguri significativi. Dell’Olio e Macaluso (1965), che curano per il Ministero di Agricoltura la monografia del Bosco, ci informano che solo negli ultimi decenni del 1800 il vitigno comincia a comparire negli elenchi di cultivar di vite provinciali da cui si desume una certa importanza colturale nel Genovesato e in misura più limitata nel Savonese. La sua coltura si sarebbe espansa verso Levante in epoca post-fillosserica per diventare, insieme ad Albarola e Vermentino, una delle principali cultivar delle Cinque Terre, presente fino al Sarzanese.

Quanto sopra esposto per gli aspetti storici, nonché una certa “distanza” dalle cultivar tipiche della Liguria per quanto riguarda la morfologia, fanno pensare al Bosco come ad un vitigno di probabile origine alloctona, giunto a Genova via mare probabilmente non prima dell’Ottocento. 

diffusione & variabilità

Dopo una buona espansione colturale nel corso del Novecento, l’importanza del Bosco si è ridotta negli ultimi decenni soprattutto a favore del Vermentino. La sua coltura riguarda principalmente il Levante Ligure e in particolare le Cinque Terre; è sporadicamente presente nel Savonese e praticamente assente in provincia di Imperia.

A Finale ligure (SV) è stato recuperato con il curioso nome di “Pane e torta” (Torello Marinoni et al., 2009).


utilizzazione tecnologica

Il Bosco ha uva dai grappoli di grandi dimensioni, spargoli, e con buccia spessa e resistente. Un tempo veniva anche usata come uva da mensa e da serbo, anche perché si danneggiava poco nei trasporti e presentava un’elevata conservabilità. Questa caratteristiche hanno reso il Bosco particolarmente indicato per l’appassimento prima della vinificazione. Lo Sciacchetrà delle Cinque Terre, un passito artigianale assai rinomato quanto raro, trova proprio nell’uva Bosco un suo adatto ed essenziale ingrediente. Il Bosco rientra poi nella composizione di altri bianchi liguri soprattutto della Riviera di Levante.

bibliografia (3)
autori anno titolo rivista citazione
Dell'Olio G., Macaluso R. 1965 Bosco Principali vitigni da vino coltivati in Italia, vol. IV. Ministero dell'Agricoltura e Foreste. Longo & Zoppelli, Treviso
Di Rovasenda G. 1877 Saggio di una ampelografia universale. Tipografia Subalpina, Torino.
Torello Marinoni D. , Raimondi S. , Ruffa P. , Lacombe T. , Schneider A. 2009 Identification of grape cultivars from Liguria (north-western Italy) Vitis Vitis 48 (4), 175–183 (2009)
aggiornamento 17/11/2016 09:37:15 (7 anni fa)