Nerello Mascalese: informazioni generali

informazioni generali gestite da Regione Siciliana - Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari - Dip. Interventi Infrastrutturali per l'Agricoltura - Centro per l'Innovazione della Filiera Vitivinicola UOS Marsala Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali - Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali - Università degli Studi di Palermo
  • Ansaldi Giacomo
  • Barbagallo Maria Gabriella
  • Brancadoro Lucio
  • De Lorenzis Gabriella
  • Di Lorenzo Rosario
  • Falco Vito
  • Fici Giuseppe
  • Gagliano Franco
  • Marino Gregorio
  • Monteleone Giuseppe
  • Pisciotta Antonino
  • Scienza Attilio
come citare questa fonte Ansaldi G., Barbagallo M. G., Brancadoro L., De Lorenzis G., Di Lorenzo R., Falco V., Fici G., Gagliano F., Marino G., Monteleone G., Pisciotta A., Scienza A., 2015. Nerello Mascalese. in: Italian Vitis Datababase, www.vitisdb.it. ISSN 2282-006X
ringraziamenti Regione Sicilia, Ager Foundation
informazioni botaniche
nome
Nerello Mascalese
tipo di origine
spontanea
specie
Vitis vinifera
specie del genitore 1
Vitis vinifera
varietà del genitore 1
non disponibile
gruppo di varietà
Neutre
genere
Vitis
sottospecie
sativa
specie del genitore 2
Vitis vinifera
varietà del genitore 2
non disponibile
vitigno da
vino
codice
IVD-var_360
registrazione
iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Viti
si
codice
165
nome ufficiale
Nerello Mascalese
sinonimi
sinonimi ufficiali (4)
sinonimi riportati nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite
denominazioni errate (4)
denominazioni errate indicate dall'Istituzione che compare con eventuale supporto bibliografico
cloni omologati (3)
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • foglia
    foglia
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
Riferimenti storici

Appartiene alla grande famiglia dei “Nerelli” o “Nigrelli” o “Neri siciliani”, che nella collezione del Mendola erano più di dieci e che l’Autore definisce: “tutti fertili, viniferi, a uve non profumate,sparsi per tutta la Sicilia e a grappoli neri, donde pigliano nome”. L’Acerbi (1825), nel “Catalogo delle varietà di uve osservate nei contorni di Termini” riporta il Niuri grossu, il Niuri zurbusu,  e il Niereddu scuzzulunni. Negli elenchi pubblicati dai Comitati provinciali siciliani risultano, sotto il termine “Neri”, “Nerelli” e “Negrelli”, più di venti varietà. Il Mendola (1868), il Di Rovasenda (1877) ed anche il Pulliat e il Mas nel “Le Vignoble” (1874) considerano il Nerello mascalese nel gruppo del Nerello cappuccio e i primi due Autori differenziano il Mascalese dal Cappuccio per il colore del legno che invece di essere cardellino giallo è beige e perché impone nel vino più colore ed una certa austerità. Il Mendola (1868) afferma, inoltre, che ciascuna delle due varietà il Cappuccio e il Mascalese ha un corteggio di sottovarietà proprie, ma che nessuna di queste deve essere confusa con il Nieredduni (Nerellone) del Cupani (1696), molto vicino al Calabrese cappuccio. Il nome del vitigno fa riferimento alla Contea di Mascali, antico territorio alle pendici dell’Etna, sito tra l’attuale Giarre e Mascali (CT), probabile centro di origine o almeno di diffusione della cultivar. Molto probabilmente rientra nell’antico gruppo dei vitigni ‘Nigrelli’ descritti da Sestini (1759) nelle sue “Memorie sui vini siciliani”e che nel 1776 nella memoria “Dei vini di Mascali città della Sicilia” elogia un vitigno denominato negrello che definisce ben conosciuto dai viticoltori mascalesi. E’ interessante evidenziare che il Sestini consideri il Niuridduni cioè Nerellone e il Niureddu ordinario cioè il Negrello, entrambi descritti dal Cupani, rispettivamente una specie di Sangioveto e il “vero” Sangioveto. Il Di Rovasenda (1877) e il Mendola (1868) considerano il Nerello mascalese vitigno principale per la produzione dei vini di Mascali e Riposto che, peraltro, in quell’epoca erano a ragione considerati i centri principali per la produzione di vini neri in Sicilia. L’abate Gioacchino Geremia nella memoria letta tra il 1838 e il 1839 all’Accademia Gioenia di Scienze naturali di Catania, riferisce ”…..gli etnei saggiamente hanno ripiene le falde dell’Etna di questo Nerello e molto più le terre che sono fertili e che all’uopo si adattano”. Il Mazzei (2005) indica la molteplicità di ecotipi di Nerello Mascalese presenti e li ritiene il risultato della forte pressione selettiva esercitata dai differenti ambienti etnei e dal conseguente lavoro di selezione massale operata dai viticoltori. Studi molecolari (Branzanti et al., 2010) analizzando 111 piante prelevate da vigneti commerciali considerati di Nerello Mascalese, hanno riscontrato la presenza di diverse varietà, alcune delle quali, peraltro, non è stato possibile identificare. Studi parentali (Maitti et al., 2009) suggeriscono una parentela con il Carricante altro vitigno simbolo dell’area etnea ed ipotizzano (Cipriani et al., 2010; Carimi et al., 2010) che il Nerello Mascalese potrebbe essere un incrocio naturale fra Sangiovese e Mantonico bianco e quindi fratello del Gaglioppo, riscontri confermati da De Lorenzis et al., (2014), che evidenziano inoltre le differenze genetiche tra il Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio (identificato nel Carignano) e le relazioni genetiche tra i Nerelli siciliani e calabresi (i Negrelli).

 

diffusione & variabilità

Il Nerello Mascalese è il principale vitigno autoctono della zona etnea ed entra per non meno dell’80% nella costituzione dell’Etna Rosso D.O.C.. La sua coltivazione è realizzata anche nella provincia di Messina, dove entra a far parte della D.O. Faro e in quelle di Agrigento, Palermo e Trapani dove viene utilizzato in uvaggio per la prduzione sia di vini rossi che rosati. Il Nerello Mascale trova ampia diffusione anche sull’altra sponda delleo Stretto in Calabria dove è utilizzato sia per la produzioni di vini a D.O. che I.G.T..

Il Nerello Mascalese è diffuso in Sicilia per 3.129,50 ha (Elaborazione Osservatorio Vitivinicolo Siciliano su dati SIAN/AGEA 2012)

Vitigno di buona produttività ma non sempre costante negli anni. In annate caratterizzate da andamento climatico sfavorevole è soggetto all’acinellatura verde, se va incontro ad eccessi di vigore tende a colare. Il peso del grappolo è elevato e la fertilità dei germogli lungo tutto il tralcio è media, così come quella dei germogli basali.

Tradizionalmente allevato ad alberello con potatura a sperone, si adatta molto bene anche alle forme di allevamento a controspalliera con la precauzione di adottare potature tendenzialmente povere.

 

utilizzazione tecnologica

I vini presentano un’ottima gradazione alcolica accompagnata da una adeguata acidità totale e da valori di pH inferiori alla norma. Il quadro polifenolico mostra valori ridotti per gli antociani mentre il contenuto dei polifenoli totali risulta superiori alla media. Il vino si presenta di un colore rosso rubino poco intenso, il profumo è fortemente caratterizzato da sentori fruttati di elevata intensità di fragola e frutti di bosco, leggere note floreali, in particolare viola, accompagnate da note balsamiche e di spezie come il pepe nero. Al gusto è un vino particolarmente equilibrato, con struttura elevata, di buona astringenza; la percezione della sensazione alcolica è intensa, ma ampiamente sorretta dall’acidità, la persistenza aromatica è estremamente prolungata.

bibliografia (14)
autori anno titolo rivista citazione
Acerbi G. 1825 Delle viti italiane o sia, Materiali per servire alle classificazione, monografia e sinonimia, preceduti dal tentativo di una classificazione geoponica delle viti Giovanni Silvestri. Milano
Branzanti E., L. Brancadoro L., Scienza A., Fichera G., Raiti G. 2010 Caratterizzazione genotipica e fenotipica del Nerello Mascalese e del Nerello Cappuccio Atti III CONGRESSO INTERNAZIONALE SULLA VITICOLTURA DI MONTAGNA, 20-25
Carimi F., Mercati F., Abbate L., Sunseri F. 2010 Microsatellite analyses for evaluation of genetic diversity among Sicilian grapevine cultivars Genetic Resources and Crop Evolution 57:703–719
Cipriani G., Spadotto A., Jurman I., Di Gaspero G., Crespan M., Meneghetti S., Frare E., Vignani R., Cresti M., Morgante M., Pezzotti M., Pe E., Policriti A., Testolin R. 2010 The SSR-based molecular profile of 1005 grapevine (Vitis vinifera L.) accessions uncovers new synonymy and parentages, and reveals a large admixture amongst varieties of different geographic origin TAG Theoretical and Applied Genetics 121:1569-1585
Cupani F. 1696 Hortus Catholicus Napoli
Di Rovasenda G. 1877 Saggio di una ampelografia universale. Tipografia Subalpina, Torino.
Geremia, Ab. G. 1834 Delle viti intorno all'Etna Atti dell'Accademia Gioenia t. X
Geremia G. 1839 Continuazione del Vertunno Etneo ovvero Stafulegrafia, storia delle varieta` delle uve che trovasi nel d’intorno dell’Etna. Atti dell’Accademia di Gioenia di Scienze Naturali di Catania 13 (Catania: Agatino La Malfa):63
Maitti C., Andreani L., Geuna F., Brancadoro L., Scienza A. 2009 Genetic characterization of Vitis vinifera accessions cultivated in Sicily (Italy) Acta Horticulturae 827, 177-182
Mas A. e Pulliat V. 1876 Le vignoble G Masson. Paris
Mazzei A. e Zappalà A. 1964 Il Nerello Mascalese Principali vitigni da vino coltivati in Italia. Volume III, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste,
Mendola, A. 1868 Estratto dal catalogo generale della collezione di viti italiane e straniere radunate in Favara Tip. Parrino e Carini, Favara (AG). Annali di Viticoltura e di Enol., vol. II, 1874.
Pastena B. 1971 Il vitigno Nerello Mascalese Tip. Kefa - Lo Giudice. Palermo
Sestini D. 1991 Memorie sui vini siciliani, 1812. Palermo. Sellerio Editore.
aggiornamento 15/11/2018 10:09:15 (5 anni fa)