Aleatico VTG - A VTG: informazioni generali

informazioni gestite da Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, Università della Tuscia, Viterbo
come citare questa fonte Muganu M., Paolocci M., 2013. Aleatico. In Italian Vitis Database. www.vitisdb.it ISSN 2282-006X
informazioni generali
nome Aleatico VTG
codice ITA062-A VTG
nazione di selezione Italia
regione di selezione Lazio
provincia di selezione Viterbo
località di selezione Gradoli
istituzione custode Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, Università della Tuscia, Viterbo
collezione Azienda Agraria Didattico-Sperimentale Università della Tuscia
varietà & clone
tipo di origine spontanea
Genere Vitis
specie Vitis vinifera
sottospecie sativa
varietà Aleatico
clone n.d.
profilo microsatellite standardizzato
loci: loci predefiniti ( 9 )
locus SSR: VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32
allele: A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2 A1 A2
dimensione: 133 135 225 227 239 249 179 194 186 196 249 255 250 256 239 249 265 273
immagini
  • germoglio
    germoglio
  • germoglio pagina superiore
    germoglio pagina superiore
  • germoglio pagina inferiore
    germoglio pagina inferiore
  • foglia
    foglia
  • foglia pagina superiore
    foglia pagina superiore
  • foglia pagina inferiore
    foglia pagina inferiore
  • seno peziolare
    seno peziolare
  • grappolo
    grappolo
  • acino
    acino
  • vinacciolo
    vinacciolo
note

Notizie storiche del vitigno Aleatico nella regione Lazio

 

Relativamente alle fonti storiche che citano il vitigno Aleatico nella Regione Lazio, Giuseppe Acerbi (1825), nel capitolo “Descrizione di alcune viti romane, dovute alla cortesia di una coltivatrice felicissima della Botanica, la signora Fiorini”, descrive Aleatico nero nella Classe II (Uve nere), Sotto-classe I (quindi tra le uve a sapore moscato), Ordine I (ad acini rotondi), ad acini piccoli. “Pochissima cacciata. Sarmenti fragili, midollosi, a spessi nodi; foglia glabra con peziolo rossastro. Peduncolo analogo, spiccaticcio. Grappolo piuttosto uguale a racimoli quasiché rari, richinati, porporeggianti; frutti sferici, opachi, nero-purpurei; fiocine sottile, duro e dolce. Polpa floscia, molto succosa, e di soavissima fragranza. Usi a formarne il vino di questo nome”. Giorgio Gallesio (1833) menziona il vitigno tra gli inferiori, a Montefiascone, dopo le otto varietà principali. Francesco De Bosis, fornisce una scheda ampelografica sull’Aleatico nel Bullettino ampelografico, 1875, fascicolo II. Capitolo “Descrizione e sinonimia dei vitigni principali delle Marche e degli Abruzzi e cenni delle sinonimie dei vitigni delle Romagne e delle Provincia Romana.” Giuseppe di Rovasenda  (1877) elenca i vitigni con i loro sinonimi “Aleatico comune, vedi pure Aleatico nero tra le uve di Roma”. Origene Cinelli (1884) cita un vino di qualità ottenuto dalla miscela di uve di Aleatico con Canaiola (Canaiolo nero) e Rossetto (Trebbiano giallo). Mengarini F. (1888), relativamente al territorio viterbese, riporta che dopo il 1871 la domanda di vino rosso da parte dei consumatori ha fatto aumentare la produzione dei rossi tra cui Aleatico. “Produce il territorio due tipi di vini da dessert……. e l’Aleatico; non si fa però un’industria di questi vini, quantunque siano di ottima qualità.”. L'Aleatico compare pure nel circondario di Civitavecchia e di Tarquinia, Montalto, Monteromano, ma non in grandi quantità (scarsa è la coltura della vite, scarse le uve nere). Mancini C. (1893), scrive: ”Tra le uve ricordate, l’Aleatico figura sia nel comune di Viterbo, che in quello di Vignanello, ma anche nella zona dei Castelli. Dice l’autore “…l’Aleatico, ch’è anch’esso assai diffuso nel Viterbese, il quale, se dà un prodotto pregevolissimo, ha però una produzione assai scarsa”. Zucchini M. (1961), con riferimento ad Aleatico riporta: ”Nella provincia di Viterbo produce il 5% sul totale di uve rosse (perciò sullo 0,5% del totale della produzione di uve da vino). Degno di menzione è poi il vino Aleatico di Gradoli; l’Aleatico partecipa anche alla produzione dei vini rossi romani.” Carosi Demostene (1971), descrive il vino Aleatico di Gradoli, quello di Montefiascone, con tradizioni antiche e molto ricercato, composto unicamente da uve provenienti dal vitigno omonimo, ma anche quello dei Monti Cimini (provincia di Viterbo), seppur modesto in quantità, con caratteristiche di pregio. Rita Marconi Cosentin  (1998), scrive a proposito della denominazione dei vitigni:  “….già all’inizio del secolo XVI aveva conseguito una definitiva caratterizzazione che si rileva anche all’attualità. Diffusi erano ……l’Aleatico,…..”

bibliografia correlata (1)
autori anno titolo rivista citazione
Breviglieri N., Casini E. 1962 Aleatico Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste - Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II
accessioni della medesima varietà (7)
  • Aleatico 102 - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) - Università di Pisa
  • Aleatico C35 - Agris Sardegna Servizio RFOOVE
  • Aleatico n (standard) - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) - Università di Pisa
  • Aleatico TR VT1 - Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, Università della Tuscia, Viterbo
  • Aleatico VT4 - Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, Università della Tuscia, Viterbo
  • Aleatico VTG - Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, Università della Tuscia, Viterbo
  • Aleatico VT V - Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, Università della Tuscia, Viterbo
aggiornamento 15/07/2015 21:44:14 (8 anni fa)